28 Gennaio, 2020

BACKGROUND

Le tecniche di coltivazione impiegate in aree agricole hanno ricadute enormi su qualità del cibo, salute umana e ambiente. Il rapporto sullo Stato della Biodiversità Mondiale per l’Alimentazione e l’Agricoltura, lanciato dalla FAO nel gennaio 2019, presenta preoccupanti prove che la biodiversità, alla base dei nostri sistemi alimentari, stia scomparendo. E’ di fondamentale importanza che tutti gli interpreti della filiera alimentare promuovano ed applichino disciplinari di produzione mirati ad assicurare sostenibilità a lungo termine secondo una visione agro-ecologica.

La “Carta del Mulino” è un innovativo disciplinare di agricoltura sostenibile, costituito da 10 regole, che saranno annualmente aggiornate in un percorso di miglioramento continuo, pensate per portare qualità nei prodotti, supportare il lavoro delle comunità di agricoltori e restituire spazio alla natura negli agroecosistemi, favorendo la biodiversità, riducendo l’uso delle sostanze chimiche e salvaguardando gli insetti impollinatori. Il 3% dei campi destinati a fiori, l’utilizzo di sementi selezionate, la rotazione delle colture, la promozione di metodi fisici per la conservazione del grano, il riconoscimento economico volto a coprire i costi necessari distribuito lungo tutta la filiera: sono queste alcune delle regole della “Carta del Mulino”, i cui vantaggi sono davvero numerosi.

Si va dal preservare la struttura del suolo e incrementarne la fertilità, favorire la vita degli insetti impollinatori come le api che hanno un ruolo determinante nell’equilibrio dell’ecosistema, promuovere le varietà di grano ottimali per garantire prodotti da forno di qualità, avere tracciabilità dei lotti di grano tenero durante tutte le fasi, fino allo stoccaggio.

Tutta la filiera è sottoposta ad un rigoroso sistema di monitoraggio attraverso un Ente di Controllo di terza parte.

A questo link potete trovare maggiori informazioni sulla “Carta del Mulino”.

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